FUNERALI

Da sempre l’umanità ha sentito l’esigenza di accomiatarsi da chi muore. Probabilmente quello funebre è il rito di passaggio più risalente nel tempo del quale si abbia testimonianza: non a caso proprio i cimiteri rappresentano i più antichi ritrovamenti di qualsivoglia formazione sociale.

Salutare una persona cara, poter rendere omaggio a chi è stato e ha rappresentato per noi, poter celebrare la sua vita proprio nel momento in cui questa non è più, è di fondamentale importanza, anche per poter davvero vivere ed elaborare il lutto che ci ha colpiti.

Il funerale segna il passaggio tra il prima e il dopo, tra quello che è stato e quello che sarà: ognuno di noi ha bisogno di piangere, e diritto ad essere pianto. Bisogno e diritto che appartengono tanto alle persone con una visione religiosa quanto a quelle che preferiscono affrontare laicamente l’altrui e la propria morte.

Il funerale laico offre pertanto la completa personalizzazione dell’ultimo saluto, permettendo alle persone coinvolte di esprimere sì il dolore per la perdita, ma anche di ricordare e celebrare, e perché no, festeggiare, la vita della persona amata.

Il celebrante è in grado di aiutare i parenti e gli amici a trovare l’atmosfera, le letture, la musica e le parole giuste per un funerale che davvero rappresenti chi non è più fra di noi.

Il funerale laico può svolgersi nei luoghi preposti, ove disponibili, in casa, al chiuso come all’aperto, ed eventualmente anche in un momento successivo alla tumulazione.

Un modo laico di dire addio, un modo laico di ricordare per sempre.

Nel 2023 l’Uaar ha iniziato la mappatura delle sale del commiato che possono essere utilizzate per funerali laici. L’iniziativa è stata descritta nel blog A Ragion Veduta.

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